NutriaMyocastor_coypus

ehm…

Ciao sono la nutria, lo sai che:

Il mio vero nome è Coypu e vengo dal Sud America.

No, se vogliamo usare il nome scientifico è Myocastor coypus, Coypu è uno dei tantissimi nomi volgari usati in alcune parti del mondo, a questo punto potremmo chiamarlo Carletto che ha la stessa validità di Coypu.

Non sono parente di topi o pantegane, la mia famiglia è quella dei castori.

No, Ordine Rodentia come tutti roditori inclusi castori, topi e pantegane, se andiamo a livello di sottordine la nutria è un Hystricomorpha, il castoro un Castorimorpha e topi e pantegane sono Myomorpha. Sono tre sott’ordini completamente diversi tra loro, volendo il loro animale noto più affine è l’istrice.

In Argentina, Brasile e Perú sono un animale da compagnia, come cani e gatti per te.

Perché non dire che sono animali da cortile allevati per la macellazione e l’alimentazione umana? diciamo che viene visto come da noi il coniglio, animale da compagnia e pietanza per chi la gradisce senza che nessuno se ne scandalizzi.

Sono vegetariana, non uccido e non mangio altri animali.

Ma proprio no! Come tutti i roditori non disdegna uova, e piccoli animali su cui mette i denti, anche gli scoiattoli mangiano insetti e piccoli vertebrati, inclusi altri scoiattoli, le nutrie non fanno eccezione e distruggono uova e piccoli vertebrati sebbene la loro dieta sia prevalentemente vegetale.

Ho un carattere tranquillo e non attacco nessuno, se non per difendermi.

Vero e sono molto intelligenti e simpatiche, se morde ti stacca un dito, ma possono essere ottimi animali da compagnia e vanno d’accordo con cani e gatti se allevati assieme da piccoli. E’ il primo punto vero di questo elenco.

Non trasmetto malattia all’ uomo.

Discutibile, vogliamo parlare di leptospirosi? vei l’approfondimento in fondo.

Non causo danni all’ agricoltura, mangio solo le piantine lungo i corsi d’ acqua.

Questa è una falstità totale, ti farei parlare con gli agricoltori di queste parti e dei danni che gli fanno nei campi.

Sono un animale protetto e tutelato dalla legge.

No, anzi, sono animali alloctoni per cui sono previsti abbattimenti. Sono protetti come tutti gli animali dalla legge 544 ter che proibisce il maltrattamento animale, quindi non si possono torturare, né essere tenute in gabbia, ma l’abbattimento delle nutrie autorizzato e incoraggiato.

Diciamo che si possono dire tante cose, ma a scrivere scemenze del genere completamente false e inventate si perde la propria credibilità.I vegani farebbero meglio a guardare nel loro piatto senza tentare di indottrinare gli altri con queste argomentazioni fallaci.

Se ami gli animali e la natura devi tutelarne l’ambiente. Purtroppo gli alloctoni come procioni, nutrie, scoiattoli grigi, e altre 3200 specie alloctone nel nostro paese vanno eradicati, il che significa uccisi. Non sono possibili altre soluzioni.

I danni delle nutria sono principalmente economici a livello di agricoltura, ma quelli che mi stanno più a cuore sono i nidi distrutti e la perdita di specie di rari uccelli di palude i cui nidi vengono razziati dalle nutrie.

Approfondimenti

Leptospirosi

NON TRASMETTE la leptospirosi, o meglio la trasmette in condizioni estremamente improbabili, ma ne è un serbatoio biologico.
Le zoonosi che principalmente interessano le nutrie sono Fasciola hepatica
e Leptospira interrogans o perlomeno di questo sono convinti all’ISPRA data la pubblicazione
Linee guida per il controllo della Nutria (Myocastor Coypus)
Qui un estratto più schematico

I metodi di trasmissione della leptospirosi sono:

  • Inalazione (canali respiratori dell’uomo)
  • Contatto con acqua contaminata (microlesioni/tagli nella pelle dell’uomo)
  • Assunzione di acque infette
  • Morso di animale portatore

In Italia abbiamo un centinaio di casi di leptospirosi umana ogni anno, a parte nel morso diretto da parte di un ratto o di una nutria, è piuttosto difficile sapere come sia stata contratta la malattia.

In Italia il 38-40% delle Nutrie esaminate è positiva alla leptospirosi, ciò non significa che la trasmetta all’uomo, ma di sicuro ne è un serbatoio biologico che ne consente la permanenza nelle nostre aree.

Di Luca